sabato, ottobre 08, 2011

Maicon-Anzhi affare possibile.L'Inter pensa a Isla


Occhio al mercato sulle fasce dell'Inter. Il Corriere dello Sport in edicola parla del futuro di Maicon, che ha chiarito la sua volontà di restare. Occhio, però, perché torna di moda l'offerta dell'Anzhi, club che può offrire ai nerazzurri ben 20 milioni. Il sostituto? Secondo il quotidiano l'Inter starebbe già seguendo Mauricio Isla dell'Udinese.

venerdì, ottobre 07, 2011

Il nuovo Pastore è a Brescia. Juan Antonio Ignacio, dal River Plate alle Rondinelle: il tragitto del nuovo Flaco





















Eh no, cara Redazione, questo non posso !

Perchè mi chiedete di fare il report su Juan Antonio Ignacio ?
Non posso fare il report su di lui, non insistete perché non lo faccio!

Per me non é facile parlare di calciatori che ho portato in Italia ed, in ogni caso, ancora tesserati con il Brescia, club con il quale ho lavorato circa dieci anni.
Sarei troppo di parte e poi, nel parlare solo di uno, mi sembrerebbe di far torto a tutti gli altri bravissimi calciatori tesserati con la stessa squadra o a quelli con cui ho lavorato nel corso degli anni.

Lo so, potrebbe essere divertente raccontare la sua storia, come é arrivato in Italia.
Ma non la racconto !
Non dico di quel giorno che mi chiamò Filippo Colasanto, un mio amico di Roma che conosco da circa 33 anni e di cui non avevo notizie da circa 32. "Ciao Gianluca come stai ? Lo conosci Juan Antonio ?". "Chi, quello del River Plate ?", rispondo io. " Si, proprio quello" aggiunge Filippo un po' sorpreso.

Avevo visto giocare Juan Antonio con la sub 17 de 'La Celeste', insieme ad un certo Aguero e mi rimase impresso per la sua tecnica, la sua velocità e, soprattutto, per la sua 'indipendenza di gambe' per usare un termine caro ai commentatori dello sci.
Alto (1.86 cm), fisico asciutto, filiforme, tecnica sopraffina e incredibilmente agile e veloce per la sua altezza.

'Ma chi è questo, Stenmark ?' pensai quando lo vidi partire palla al piede e saltare gli avversari che, al cospetto della sua velocità, sembravano paletti da slalom... Anzi, più che lo svedese e sempre per rimanere nello sci, è più giusto paragonarlo a Töeni perché, oltre che nello stretto ( slalom ), è bravo e veloce anche nel lungo ( super G ). Quando parte palla al piede é capace del coast to coast, seminando avversari e creando scompiglio nelle difese avversarie...

"Ma che fine ha fatto ? É una vita che non lo vedo e non ho sue notizie, é ancora al River Plate ?" domando al buon Filippo. "Ha avuto degli infortuni, ma ha esordito in prima squadra, ora sta bene ed è a scadenza di contratto...".

"Mi informo sulle sue condizioni, se è tutto ok portalo subito, lo testiamo fisicamente e lo tesseriamo con noi". Inutile dire che, già dopo il primo allenamento, colpí l'attenzione di tutti.

Gli è servito molto andare ad Ascoli e terminare il suo percorso di recupero, riprendere confidenza con il calcio giocato.
Benissimo lo sta gestendo Mr Scienza e benissimo, il ragazzo, sta ripagando la fiducia che il tecnico e il Club ha riposto su di Lui.
É una persona in gamba, molto ben educata e legato alle sue origini. Probabilmente, se non avesse avuto tenacia nel cercare un altra chance, avrebbe finito per seguire le orme della sua famiglia e intraprendere gli studi di giurisprudenza per la carriera forense oppure farsi trascinare dalla sua grande passione: la musica.
Ma per questo c'è tempo ! Ha tanto da dare al football. É un ragazzo umile, che ha sofferto per non aver giocato a lungo per infortunio.
Anche per questo è legatissimo al Brescia.
So che è stato accostato a qualche club importante, ma non si farà distrarre dal suo obiettivo che è quello di portare la sua attuale squadra il più in alto possibile.

Eh no, cara redazione di TuttoMercatoWeb, non insistere. Ho già detto che non faccio la relazione su Juan Antonio. Non dico che ricorda Pastore, che può giocare trequartista, come sta giocando ora, oppure attaccante esterno e che al River giocava esterno nel 4-4-2.
Niente da fare, non insistere.
Non dico neanche che ha un grande spirito di sacrificio per la squadra, che le sue giocate non sono mai fini a se stesse ma che, al contrario, 'fanno male'.
Ha una grande capacità di verticalizzare. Ha, quello che si dice in gergo, l'ultimo passaggio. Ed è, naturalmente, anche capace di determinare da solo la giocata vincente.
Ê in possesso di un gran tiro, forte e preciso. É destro e usa bene anche il sinistro. No ' cabezea ' muy bien e in quello, cosí come nei contrasti, può ancora migliorare.

L'altro giorno, parlando con il mio ex presidente, Gino Corioni, del Brescia e dei suoi giovani, al punto di Juan Antonio mi fa : "Vorrei trattenerlo, non ho alcuna intenzione di venderlo, certo, se me lo pagassero come Pastore...." Grande Presidente!

Ormai ho promesso di non cedere alla richiesta della redazione e di non fare la relazione su di lui, ma se la dovessi fare cercherei prima di tutto di scoprire una cosa... " Ma Juan Antonio Ignacio, qual'é il nome e quale il cognome "?

Fonte:Gianluca Nani per tmw

giovedì, ottobre 06, 2011

Svincolati di lusso: quanti affari d'oro in Europa già dal prossimo gennaio!


In Italia i casi più eclatanti sono quelli di De Rossi e Montolivo. Ma dietro di loro c'è una schiera di giocatori col contratto in scadenza nel 2012 e che già a gennaio potrebbero firmare per una nuova squadra. Il Milan ad esempio ha una formazione intera che si può liberare a costo zero, mentre se si allarga lo sguardo all'Europa ecco spuntare nomi pesanti: da Drogba a Berbatov, da Arshavin ad Anelka, per chiudere con Rosicky, Farfan e Raul.

Ritornando ai nostri confini De Rossi e Montolivo sono solo la punta di un iceberg sommerso fatto da campioni in là con gli anni, grandi occasioni ed emarginati che aspettano il 2012 per "evadere" dalla loro prigione dorata. Ovvio che fino a giugno c'è sempre tempo di rinnovare, ma scorrere la lista dei calciatori in scadenza è comunque un buon esercizio per tutte le società, visti i tempi di crisi e di magra a livello economico.

Un discorso a parte merita il Milan, che ha ben undici giocatori che possono liberarsi a giugno, quando forse potrà scattare la mini rivoluzione, visto che praticamente tutti i senatori dovranno discutere il proprio contratto: Seedorf, Gattuso, Ambrosini, Nesta e Inzaghi saranno le maggiori "preoccupazioni" di Adriano Galliani, senza dimenticare Flamini, arrivato dall'Arsenal a parametro zero e che potrebbe lasciare Milano gratis.

Nell'Inter i casi più "spinosi" riguardano Samuel e Chivu, mentre nella Juve terrà banco il rinnovo di Del Piero, in un reparto che perderà sicuramente Amauri e che rischia salutare anche Toni, con Grosso che con ogni probabilità farà le valigie. La Roma oltre a De Rossi ha da discutere con Perrotta, Cassetti, Okaka, Greco e Heinze. Cicinho e Barusso sono quasi sicuramente al loro ultimo anno nella Capitale. A Napoli "rischiano" Mascara, Grava e Aronica e guardando al resto della Serie A si può trovare anche Miccoli, che farebbe comodo a tante squadre. Il Cagliari invece potrebbe perdere tre assi portanti come Canini, Astori e Biondini.

Spostandoci all'estero, dall'Inghilterra potrebbero emigrare dei pezzi da novanta, soprattutto da Londra sponda Chelsea. Nei Blues vanno in scadenza Drogba, Malouda, Kalou, Bosingwa e Anelka. Un bomber che fa gola è sicuramente Berbatov, mentre l'ex Golden Boy Michael Owen ha pochi estimatori per via dei ripetuti guai fisici. La coppia dai piedi buoni Arshavin-Rosicky può fare le fortune di chi scommetterà su di loro, così come un boccone prelibato è quel Jefferson Farfan messosi in mostra nello Schalke 04 che l'anno scorso ha raggiunto le semifinali di Champions League. Se si vuole invece puntare sull'usato sicuro ecco Raul, Ballack, Abidal e Kanouté.

Insomma, le possibilità di pescare il coniglio dal cilindro non mancano. Certo, poi ci può essere il rovescio della medaglia, quello di ritrovarsi con un ingaggio pesante da pagare senza alcun beneficio in campo, ma come si è visto in passato è un rischio che molte società sono disposte a correre.
Da:tuttomercatoweb

mercoledì, ottobre 05, 2011

Juve : Fuori Krasic dentro Palacio??


Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la Juventus potrebbe cedere nel prossimo mercato di gennaio, il fin qui deludente Milos Krasic(26). La cessione del serbo potrebbe essere semplice, dal momento che nessuno dei giocatori bianconeri è impegnato nelle coppe europee. Marotta vorrebbe sostituire l'ala serba, con l'attuale capocannoniere del campionato Rodrigo Palacio(29), autore fin qua di 5 reti. Il prezzo di partenza potrebbe essere di circa 10 milioni di euro, ma se il rendimento dell'argentino continuerà su questi livelli, il prezzo del cartellino è destinato a salire.

Fonte:tuttomercatoweb

martedì, ottobre 04, 2011

Il Napoli un altro centravanti adesso è necessario


Avessimo dovuto sbilanciarci a fine mercato estivo, la pecca del Napoli sarebbe stata semplice da individuare. La rosa è competitiva, le aggiunte di Britos - ai box, comunque un acquisto importante degnamente sostituito da Aronica in questo primo scorcio di stagione - e Inler (meraviglioso interprete fin qui) sono importanti nell'economia della rosa, ma la squadra appare leggerina in avanti. Non tanto per il tridente, dove Hamsik sta trovando continuità, Lavezzi non si limita a ghirigori ed è sempre più spaccadifese, Cavani ha segnato "solo" tre gol (in un'occasione, però, nel big match contro il Milan) in campionato ma due, entrambi necessari, in Champions League.
Contro il Chievo il turnover operato da Mazzarri è stato importante - e decisivo, verrebbe da dire, nonostante le parole dello stesso tecnico napoletano -, Pandev, Santana e Mascara si sono rivelati un gradino sotto, almeno per il momento. Questa squadra sta comunque diventando grande, e settimana scorsa sottolineavo come, fisicamente, gli azzurri avessero molta più benzina dell'Inter. Il club partenopeo è stato aiutato sicuramente dalla direzione di Rocchi, ma la certezza di poter essere protagonista c'è fin dal pareggio contro il City.
Dicevamo, il piccolo neo: non avere una riserva per Edinson Cavani. Cristiano Lucarelli è finito nel dimenticatoio e - se riemergerà - lo farà con la difficoltà di inserirsi in un impianto già deciso. Il flirt con Giuseppe Rossi, sbandierato dal presidente De Laurentiis, è sicuramente di prospettiva interessante, ma è un ruolo dove gli azzurri hanno Lavezzi. Uno sforzo importante andrebbe sicuramente in una direzione di rafforzamento, ma non di diversificazione.
Per variare sarebbe servito un altro attaccante, e il nome di Seydou Doumbia in questo senso sarebbe stato il perfetto completamento del ruolo. Centravanti di movimento alla Cavani, con un istinto del gol molto interessante, può agire sia da prima che da seconda punta. Abilità di fraseggio e intelligenza tattica, si può considerare la giusta merge tra Lavezzi e l'uruguagio. Un attaccante universale, che avrebbe potuto fare rifiatare almeno due dei tre tenori in salsa napoletana.
La scelta, anche per fare posto a Cristiano Lucarelli, è finita sul low cost di Goran Pandev, che pare non avere recuperato dopo l'involuzione all'Inter della scorsa stagione. Ora che il macedone si è infortunato - e rimarrà ai box per due mesi - il Napoli si trova con un campanello d'allarme importante, il solo Mascara a fare la riserva di Cavani e Lavezzi. Un po' troppo poco, per una squadra che punta alla Champions League.
da:tuttomercato web Antonio loSapio

lunedì, ottobre 03, 2011

Il Tottenham vince il derby del nord di Londra.Che giocatore Walker!!!


Il 167esimo derby del nord di Londra viene deciso da Kyle Walker, al primo gol con la maglia del Tottenham. Male la squadra di Wenger, eccezion fatta per l'inizio del secondo tempo

LE FORMAZIONI - Wenger decide per un 4-1-4-1, con Szczesny in porta, Song e Martesacker centrali di difesa, Gibbs e Sagna sulle fasce. In mezzo Coquelin fa da scudo, Arteta e Ramsey centrali. Gervinho e Walcott sono in appoggio a van Persie. Dall'altra Friedel mette i guantoni e comanda una difesa formata da Walker, Kaboul, King e Assou-Ekotto. A centrocampo Modric e Parker giocano al centro, van der Vaart agisce liberamente e Bale è libero di affondare a sinistra. Defoe e Adebayor in avanti.

DERBY SPETTACOLO - Proprio il togolese, fischiatissimo dai supporter ospiti, tenta di sfondare sulla destra. E ci riuscirebbe, se Coquelin non chiudesse tutto con un intervento splendido a portargli via la palla. Sul prosieguo dell'azione Song regala palla a Modric che imbuca per Parker. Szczesny, finalmente un portiere per i Gunners, chiude la saracinesca e mantiene lo 0-0. La risposta arriva al quarto d'ora, con un'azione confusa dei biancorossi, con la palla che arriva a Walcott: il sinistro a giro va a morire a pochi centimetri dai pali difesi da Friedel. White Hart Lane sembra spingere sulle ali dell'entusiasmo quando Bale affonda i suoi colpi, favorito anche da un Sagna molto più macchinoso del velocissimo gallese, mentre ammutolisce quando Arteta va a un soffio dal gol con una punizione dalla sinistra.
Le difese sono allegre, e Song lascia buchi pressoché ovunque per svariare e tamponare: di fatto van der Vaart, da due passi, si trova davanti uno Szczesny versione Buffon che, per la seconda volta in mezz'ora chiude tutto. Capovolgimento di fronte, van Persie salta netto l'uomo e la dà indietro per Gervinho: il più facile dei gol, per il francese, che però la spedisce incredibilmente fuori.

VAN GOL VAART - Seguendo il filo logico della partita, difficile pensare di andare a fine primo tempo senza reti all'attivo per una o l'altra squadra. Contropiede strepitoso del Tottenham, con Adebayor che apre per van der Vaart, dall'altra parte. L'olandese stoppa tra petto e braccio - comunque regolarmente - e in diagonale fulmina un incolpevole Szczesny. Il primo tempo si conclude con un gran tiro di Bale che il portiere polacco dell'Arsenal comunque sulla traiettoria.

AAGOL RAMSEY - Da gallese a gallese, da prima a seconda frazione: detto di Bale, stavolta è Ramsey a salire all'onore della cronaca. Song sveste i panni del difensore centrale - come se li avesse mai indossati con particolare efficacia - e prende il fondo, servendo a Ramsey, lasciato solo al centro dell'area, il più facile dei cross, un bocconcino prelibato che il centrocampista deposita sotto la traversa. L'inerzia della gara è ora dalla parte dei biancorossi, ma non dura tanto: passano cinque minuti e Adebayor, il più odiato dai tifosi Gunners, si trova a tu per tu con Szczesny. I supporter possono esultare, perché il togolese si fa ipnotizzare al momento del tiro, lasciando il risultato invariato sul punteggio di parità.

ALMUNIA SYNDROME - Vibra White Hart Lane al 73': azione di Sandro sulla destra, Modric viene stoppato in area, ma l'accorrente Walker esplode un destro dai trenta metri. La palla non è angolata e sembra facile preda di Szczesny, che imita Almunia in una delle sue peggiori giornate e viene tradito dalla traiettoria del pallone, che beffardo s'infila dietro i suoi guantoni. Responsabilità comunque enormi per il portiere polacco, che macchia una prestazione da otto. Poco dopo Mertesacker e Song, disastrosi, lasciano Bale a tu per tu con Szczesny: la palla sfila a lato.

TRIPLICE FISCHIO - Finisce 2-1 e il Tottenham ha tutte le ragioni per esultare. I tre punti portano gli Spurs al sesto posto, mentre l'Arsenal affonda sempre di più. Wenger ha la panchina tiepida, che può diventare calda in caso di prossime sconfitte. Arsenal comunque non all'altezza delle grandi della Premier League.

Tottenham
Friedel; Walker, Kaboul, King, Assou-Ekotto; Van der Vaart, Parker, Modric, Bale; Adebayor, Defoe.
All. Redknapp

Arsenal
Szczesny; Sagna, Mertesacker, Song, Gibbs; Coquelin; Walcott, Arteta, Ramsey, Gervinho; Van Persie.
All. Wenger

Di Andrea Lo Sapio per tuttomercatoweb