venerdì, luglio 23, 2010

ARRIGO SACCHI



Si narra che fosse stato sorpreso all'ancor tenera età di 7 anni a discutere animatamente e con sorprendente e precoce competenza di tattica calcistica, assieme ad alcuni adulti, lasciandoli a bocca aperta. Viene chiamato mister da Josè Mourinho, che sappiamo sia quanto è gentile sia quanto sia competente, e lo considera un maestro. Arrigo Sacchi, iniziatore della marcatura a zona e del pressing, è un monumento del calcio mondiale. Il suo 4-4-2 che tramutava in 4-3-3 con Donadoni protagonista nei cavalieri rossoneri, solo dal Dio del calcio poteva essere infastidito. E bene si, è dura per un tifoso del Napoli esaltare le gesta del leader di quella corazzata che ci soffiò il titolo del 1988, ma talvolta bisogna essere oggettivi. C'erano Gullit e Van Basten, Baresi ed Ancelotti, ma si scopriva dopo molto poco che l'impulso più grande partiva dalla panchina. Troppo offensivi e bravi in difesa, e organizzati, per essere solo un branco di fuoriclasse, il campione più grande sedeva in panchina. Solo i rigori potevano, a mio avviso evitargli di alzare al cielo la Coppa del Mondo, perchè non dimentichiamo che tutte le altre coppe le aveva già alzate tutte. Difficile capire perchè abbia fatto fuori Baggio R. in seguito, ma di certo poteva permetterselo, dopo i successi col Parma e/o la gloria con il Milan e/o il secondo posto a USA 94. Sacchi è un malato di calcio, urlava schemi col megafono agli allenamenti e ha dovuto smettere di allenare per troppa tensione nervosa. Coinvolgimento tipico di alcuni tifosi che seguono accanitamente la propria squadra del cuore, ma il mister in questione è tifoso del calcio, e sfido chiunque a non provare soggezione nei suoi confronti. Meno male che c'era Diego, gli abbiam fatto mangiare pane duro. E che pane!

PAOLO ROBERTO CICCARELLI

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